Forest Anti-Spe Days 2020

 

 

 

 

 

 

 

 

https://forestantispedays.noblogs.org/

CHIAMATA INTERNAZIONALE!

UNISCITI A NOI NELLA FORESTA DI HAMBACH PER UN WEEKEND DI DISCUSSIONI, WORKSHOPS E RIVOLTA PER LA LIBERAZIONE ANIMALE!

24-27 SETTEMBRE 2020

Dopo strani mesi di distopia e repressione statale senza precedenti imposte sulla base del corona virus, le frontiere si stanno riaprendo e la rabbia sta esplodendo in tutto il mondo. Dal momento che probabilmente non ci sarà nessun raduno radicale/anti-specista in Europa quest’estate, abbiamo sentito il bisogno di fissare un luogo di incontro!

La foresta di Hambach è un costante punto chiave per l’anticapitalismo e l’ecologia radicale nel continente – troviamoci lì e prendiamoci l’opportunità di condividere conoscenze, abilità e prospettive su come affrontare la supremazia umana nel contesto attuale. In continuità con i
raduni anarchici per la liberazione animale che si sono svolti a Marsiglia (2016), Bristol (2017), Bilbao (2018) e Roma (2019), puntiamo a connettere coloro che includono la lotta per tutti gli altri animali e il Pianeta in una lotta più ampia contro tutte le gerarchie – una lotta per una liberazione totale.

Un elenco di workshops – sia pratici che teorici – sarà presto annunciato. Vi invitiamo inoltre a proporre le vostre idee, sia nelle settimane a venire o anche in modo spontaneo ad evento iniziato. Altri contributi,ad esempio bancarelle e quant’altro, sono vivamente apprezzati.

Ricordate, questo evento è:
– GRATIS, incluso cibo vegano per tutta la durata dell’evento
– AUTO-ORGANIZZATO, quindi se vedi un lavoro, è tuo!
– ANTI-OPPRESSIONE, quindi andate a fanculo se avete comportamenti e idee razziste/sessiste/eterosessiste/cis-sessiste/speciste o bigotte
– IN UNA FORESTA, quindi siate pront ad accamparvi e a rispettare l’ecosistema
– L’evento si terrà in un terreno occupato ILLEGALMENTE.

Ulteriori informazioni su cosa aspettarsi e come arrivarci saranno
pubblicate qui più tardi: www.forestantispedays.noblogs.org

Non esitate a contattarci per domande o altro: forestantispedays@riseup.net

Spread the word and stay wild!

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Olanda, arrestato attivista antispecista per incendio

Il 28 maggio l’unico mattatoio olandese che uccide anatre è stato
attaccato. Cinque camion di trasporto carne sono stati incendiati e
distrutti. Un congegno incendiario nel macello non ha però preso fuoco.
Questa azione sarà poi rivendicata come azione dell’ALF.

La persona dietro a questa azione ha dovuto andarsene prematuramente
perdendo le chiavi della propria auto e abbandonando l’auto sul posto.
Una settimana dopo, essendo ricercato dalla polizia, si è consegnato.

Oggi è stato reso pubblico il suo nome, si tratta di Peter Janssen,
conosciuto principalmente per il suo attivismo con il gruppo Vegan
Strike nell’interrompere le corride, nelle investigazioni negli
allevamenti di conigli Konijn e Nood e nella realizzazione di
liberazioni a volto scoperto. Peter rimane in carcere in custodia
preventiva, accusato di “incendio con rischio per la merce”, anche se il
pubblico ministero sta spingendo per cambiare l’accusa in “incendio con
rischio per le persone”.

Per ora non c’è un indirizzo pubblico per le lettere né un gruppo
organizzato di supporto. Non appena si saranno organizzate le raccolte
fondi e ci saranno maggiori informazioni, faremo in modo di renderle
pubbliche.

LA SOLIDARIETÀ È LA NOSTRA ARMA.
FINO ALLA VITTORIA.

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L’amore non è un crimine [notizie sulla repressione]

Comunicato del gruppo di supporto agli/le antispecistx prigionierx:

Lo scorso ottobre, mentre il tribunale federale richiedeva l’uscita immediata del prigioniero antispecista Matthias, incarcerato dal 1 dicembre 2018 a Champ Dollon (cantone di Ginevra, Svizzera) sulla base di semplici sospetti su atti di sabotaggio di istituzioni speciste, alcune persone vicine al militante si erano recate davanti alla prigione di detenzione provvisoria per attendere la sua uscita imminente. I/le 5 amicx presenti avevano preparato per la liberazione del loro compagno uno striscione su cui si leggeva “Matthias ti vogliamo bene”. Dopo più di 11 mesi ad aspettare la sua uscita e dopo molteplici ricorsi al prolungamento della sua ingiusta detenzione, la loro gioia e sollievo stava infine per trovare un riconoscimento.

Ma quella che doveva essere un’uscita felice non lo fu. Nel momento in cui veniva scattata una foto ricordo del loro striscione per qualche secondo per mostrarla alle persone più vicine, arrivò un furgone della polizia e i poliziotti ordinarono ai/le solidali di mostrare i documenti di identità, con il pretesto di una “manifestazione non autorizzata”. Confiscarono freddamente lo striscione e ordinarono loro di “circolare”.

Matthias uscì il giorno successivo e questo incidente vergognoso fu presto dimenticato per la gioia del ritrovarsi. Tuttavia, lunedì 24 febbraio 2020 i/le 5 amicx hanno avuto la cattiva sorpresa di ricevere una multa di 750 franchi ciascunx, con l’accusa di diverse infrazioni come aver fatto eccessivo rumore.

Ovviamente loro contestano i fatti in maniera assoluta, non avendo parlato a un volume più alto del normale, né diffuso della musica o scandito degli slogan. Hanno semplicemente fotografato il loro striscione per 20 secondi prima di metterlo via di nuovo.

Denunciamo la repressione che subiscono gli/le attivistx antispecistx come anche quellx di tutte le altre lotte politiche. Tentare di intimidire le persone vicine e che sostengono i/le prigionierx politicx non funzionerà, siamo solidali e indignatx dai tentativi delle autorità di sabotare questi atti d’amore, per fare meglio sprofondare le persone che lottano quotidianamente contro le ingiustizie. Siamo più forti di questo tentativo di metterci il bavaglio!

I/le 5 amicx di Matthias hanno fatto ricorso contro la loro ordinanza penale e sono già rappresentatx da degli avvocati.

Promemoria dei fatti sull’incarcerazione di Matthias:

Il 1 dicembre 2018, Matthias e un’altra attivista sono inviatx al carcere di Champ-Dollon, sospettatx di danneggiamenti materiali nei confronti di ristoranti, macellerie, manifesti specisti come anche di un mattatoio. La seconda attivista sarà rilasciata dopo una settimana di detenzione. Matthias vi resterà rinchiuso per più di undici mesi. Mirabelle, una terza attivista, vi resterà anch’essa rinchiusa un mese prima di venire rilasciata.

Il 6 novembre 2019, Matthias, Mirabelle e un altro attivista sono statx processatx dal tribunale penale di Ginevra. Il tribunale ha riconosciuto che la polizia aveva ottenuto delle prove illegali, lx ha assoltx sulla metà delle accuse, ma ha comunque emesso delle condanne pesanti. Tuttx loro hanno fatto appello alle loro condanne illegittime. La data del processo di appello di fronte alla Corte di Giustizia di Ginevra non è ancora stata fissata.

L’antispecismo è una lotta politica allo stesso modo del femminismo, del riconoscimento dei diritti per le persone LGBTIQ+ e dell’antirazzismo. Essa sostiene la necessità di dare la voce ai 77,5 milioni di animali uccisi ogni anno in Svizzera, ai 60 miliardi uccisi nel mondo e ai 1.000 miliardi di animali marini che subiscono le conseguenze della pesca. Il diritto alla vita e al rispetto degli interessi fondamentali di questi individui deve prevalere sul mantenimento di un sistema economico, di una tradizione o di un piacere gustativo. L’attivismo antispecista apre dunque a diversi mezzi, legali e dissidenti, per ottenere un cambiamento di sistema necessario alla sopravvivenza di esseri sensibili in un contesto di emergenza ecologica.

Articoli connessi a questo caso repressivo:

https://www.letemps.ch/ [1]
https://www.20min.ch/
https://www.letemps.ch/ [2]

Per contatti con il gruppo di supporto:

soutienauxactivistes@protonmail.com
https://www.facebook.com/pg/solidariteavecnotrecamaradeantispeciste/

 

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Aggiornamento dalla campagna contro Escada e l’industria della pelliccia

Per favore diffondete e supportate!

L’investitore statunitense REGENT ha recentemente acquistato il marchio di moda ESCADA. Questa potrebbe essere la nostra occasione di convincerli finalmente a non vendere più pellicce!

Scriviamo (in inglese) a Michael A. Reinstein, il direttore esecutivo di REGENT…

via E-Mail:
customerservice@regentlp.com

Posta ordinaria:
REGENT, L.P
9720 Wilshire Boulevard, 6th floor
Beverly Hills, CA 90212 USA

Se ricevi risposta per favore inoltrala alla mail della campagna:
info@offensive-gegen-die-pelzindustrie.net

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Rimandati incontri in Germania

CANCELLATO L’INCONTRO LIBERATE OR DIE!

Comunicato di Unoffensive Animal:

Abbiamo preso la decisione di cancellare l’evento previsto. E’ triste e non possiamo negare quanto siano state fantastiche le due precedenti settimane di azione, ma con l’attuale situazione e con le persone segregate e i confini chiusi, cercare di organizzare una settimana antispecista nella foresta di Hambach non è il compito più semplice.

Questa decisione non si basa solo su difficoltà organizzative, ma ha anche l’intenzione di mostrare che le nostre priorità dovrebbero essere riviste per contrastare uno stato di controllo sempre più schiacciante e darci mutuo supporto in questi tempi di incertezza.

Per questa ragione, Liberate Or Die: From cage to Freedom deve essere rimandato. Non stiamo mollando, organizzeremo l’incontro l’anno prossimo, migliore e più forte che mai.

Per adesso, ricorda che c’è un sacco di lavoro da fare nelle strade. Che puoi combattere lo stato di polizia che questo lockdown sta cementando in molti diversi modi. Che puoi aiutare le persone bisognose nelle tue comunità e che è il momento perfetto per creare una situazione in cui le comunità di quartiere smettano di dipendere dal governo e comincino a riprendere forza e autonomia. C’è un sacco di lavoro da fare e contiamo su ognunx di voi per fare in modo che ne valga la pena.

Mai mollare la lotta. Gli animali e questo pianeta dipendono dalla tua volontà di diventare un complice contro l’oppressione.

FINO ALLA VITTORIA,
UA.

Fonte: https://www.unoffensiveanimal.com/unoffensive-reports/liberate-or-die-event-cancelled/


RIMANDATO AL 2021 IL CAMPEGGIO CONTRO L’INDUSTRIA ANIMALE:

Aggiornamento dal gruppo Gemeinsam gegen die Tierindustrie:

Carx compagnx e amicx,

la diffusione del “corona virus” SARS-Cov-2 sta attualmente determinando tutte le nostre vite e non può essere ignorata come attuale crisi globale. Il 21 e 22 marzo ci siamo incontratx – come alleanza di attivistx Gemeinsam gegen die Tierindustrie con base in Germania – per la prima volta in maniera virtuale e abbiamo discusso prima di tutto come avremmo reagito alla situazione.

# Corona e i nostri programmi per l’estate
Nessunx di noi può prevedere ancora come si svilupperà la situazione nei prossimi mesi. Per questo motivo dobbiamo rinviare, con estremo dispiacere, l’azione di massa prevista a giugno contro PHW. Perché anche se questa azione fosse di nuovo possibile, prepararla e mobilitarci per essa è molto difficile nell’attuale situazione.

Nel frattempo, come alleanza, continueremo a lavorare sull’argomento, sperimentando nuove forme (digitali) di azione e continueremo anche a crescere – in termini di persone e contenuti. Così che possiamo sopravvivere alle attuali ardue condizioni e in futuro essere in grado di combattere contro l’industria animale, contro la crisi climatica e contro l’oppressione e lo sfruttamento con ancora più forza! Faremo attenzione alle nuove opportunità che emergono in questi tempi di cambiamento e scambieremo informazioni al riguardo con altri movimenti. Tuttavia, la nostra volontà di contrastare l’industria animale è urgente e stiamo facendo tutto quello che possiamo per preparare il campeggio e l’azione di massa per il 2021, e l’anno prossimo – se le circostanze lo permettono – saremo ancora più pieni di energia e forza!
Per cui continuate a seguirci, manderemo aggiornamenti.

# Unitevi a noi!
Noi quindi restiamo attivx – e siamo sempre molto felici di avere nuove persone motivate che vogliono contrastare l’industria animale! Se vuoi coinvolgerti, scrivici pure: mail@gemeinsam-gegen-die-tierindustrie.de

# Poster e volantini
Dato che la nostra mobilitazione per giugno era già in pieno svolgimento, ci sono ancora alcuni volantini e poster in circolazione. Se ne avete distribuiti un po’, sarebbe ottimo se riusciste a recuperarli – se è possibile. Poiché potremmo utilizzare i poster per il prossimo anno mettendo la nuova data su quella vecchia, vi chiediamo di non buttarli via.

# Notizie riguardanti l’industria animale
Il rischio di infezione con corona virus causato dal proseguimento della produzione, dalla mancanza di misure protettive e dalle restrizioni ai diritti lavorativi associati alla gestione della crisi ha colpito in maniera particolarmente grave i lavoratori migranti nei macelli e negli impianti di lavorazione della carne. Un contributo di Labournet fornisce un po’ di informazioni del contesto (purtroppo solo in lingua tedesca): https://www.labournet.de/interventionen/asyl/arbeitsmigration/migrationsarbeit/pfarrer-peter-kossen-arbeitsmigranten-sind-hochrisikogruppe/

# Non lasciamo nessunx indietro
In tempi di diffusione del corona virus, la società concorda sul fatto di proteggere dall’infezione in particolare le persone più deboli e vulnerabili. Tuttavia, le persone che vivono da mesi o perfino anni in condizioni inumane nei vari campi per migranti ai confini dell’Europa sono dimenticate. Soltanto sulle isole dell’Egeo vi sono 40.000 rifugiatx in attesa, spesso in hotspot sovraffollati come quello di Moria.

I gruppi per la giustizia climatica, tra cui alcuni gruppi che sono nella nostra alleanza, stanno quindi facendo appello alla solidarietà per cambiare le politiche europee sull’asilo e la migrazione: https://animal-climate-action.org/en/2020/03/31/for-borderless-solidarity-evacuate-the-camps-now-leavenoonebehind/

Restate in salute, state in allerta sulle azioni autoritarie, restate attivx, solidalx e prendetevi cura di voi stessx!

Amore e rabbia,
Gemeinsam gegen die Tierindustrie

https://gemeinsam-gegen-die-tierindustrie.org
mail@gemeinsam-gegen-die-tierindustrie.org

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Campeggi antispecisti in Germania

Diffondiamo con piacere la notizia di questi due campeggi antispecisti che avranno luogo in Germania nei prossimi mesi:

Campeggio di protesta
e azioni di massa
contro l’industria
dello sfruttamento animale
Germania, dal 13 al 20 giugno 2020

 

Il cambiamento climatico avanza a ritmi allarmanti, la foresta amazzonica è in fiamme, i lavoratori negli allevamenti intensivi, nei macelli e negli impianti di lavorazione della carne lavorano in condizioni inumane, e le investigazioni in incognito negli allevamenti di animali rivelano condizioni sempre e comunque orribili. E l’industria zootecnica responsabile di questo ottiene sempre maggiori profitti, questo è scandaloso! Vogliamo contrastare tutto questo”.
(dal sito di “Gemeinsam gegen die Tierindustrie”)

Un’alleanza di diversi gruppi (oltre 500 attivistx!) dal nome “Gemeinsam gegen die Tierindustrie” (“Uniti contro l’industria dello sfruttamento animale”) sta organizzando un campeggio di otto giorni e quattro giornate di azione contro una grande azienda di sfruttamento animale in Germania, a poca distanza dal confine olandese. Attivistx di ogni paese sono invitatx a partecipare alle azioni e al programma del campeggio!

L’alleanza comprende una collaborazione tra gruppi e persone di diversi movimenti della Germania, tra cui movimenti animalisti e di liberazione animale, movimenti ecologisti e contro il cambiamento climatico, movimenti per un’agricoltura dal basso e autodeterminata, comitati locali contro nuovi progetti di strutture di sfruttamento animale, e movimenti dei lavoratori, uniti dall’obiettivo di contrastare l’industria animale. L’alleanza si riconosce come femminista, antifascista, antirazzista e anticapitalista.

Il target prescelto per la mobilitazione è il gruppo PHW.

PHW è la più grande compagnia di sfruttamento di animali in Germania e la terza in Europa nel campo dell’allevamento e della macellazione di polli. Con i suoi marchi Wiesenhof e Bruzzzler, i prodotti PHW si possono trovare presso molti punti vendita.

PHW è composta da oltre 40 singole aziende che comprendono: 6 incubatoi per pulcini, 5 fabbriche di mangimi, 13 macelli e fabbriche di trasformazione della carne, produzione di vaccini per polli e additivi per mangimi, ricerca e sviluppo in medicina veterinaria, produzione di alimenti per animali domestici, smaltimento degli scarti della macellazione del pollame o trasformazione in prodotti proteici e grassi, produzione di integratori alimentari per il consumo umano.

Il logo dell’azienda “Wiesenhof” ritrae una una piccola casa di campagna su un prato verde e qualche albero. Con questo logo l’azienda fa pubblicità ai suoi “prodotti”, per dare ai consumatori un’immagine di fattorie idilliache e di polli felici. La realtà è ben diversa. Da anni il gruppo è sotto attacco per aver massimizzato il profitto a spese delle persone, degli animali e dell’ambiente. Nei media appaiono sempre più spesso immagini scandalose provenienti dalle sue aziende fornitrici, che dimostrano l’agonia degli animali allevati. Inoltre, è stato rivelato che l’azienda sfrutta i lavoratori dell’Europa dell’est e provoca uno sfruttamento eccessivo delle risorse idriche e del suolo.

PHW ha la sua sede centrale e importanti impianti di produzione, come un mangimificio, a Rechterfeld in Bassa Sassonia. Nel cuore dell’Oldenburger Münsterland ci sono molte diverse e importanti aree di produzione della PHW nelle immediate vicinanze: la sede principale, un grande incubatoio, un mangimificio e diversi impianti di ingrasso. Il campeggio sarà in quella zona e prevede proteste contro PHW. Un campeggio che sarà il luogo ideale per incontrare nuove persone, fare rete, scambiare idee e ricevere formazione nella lotta contro l’industria dello sfruttamento animale. Inoltre verrà realizzata un’azione di disobbedienza civile di massa contro il quartier generale di PHW.

Aiutateci a rendere chiara e visibile la nostra resistenza!

La nostra unica richiesta è: l’abolizione dell’industria zootecnica e la chiusura di tutte le sue strutture!

Per un mondo senza fame e povertà! Per il superamento delle tradizioni coloniali! Per la distruzione del sistema capitalista!

Ultime notizie dall’alleanza

Dal 10 al 12 gennaio scorsi si è svolta a Berlino l’ultima riunione dell’alleanza che ha visto la partecipazione di 30 nuove persone con diversi background. Per chi vuole coinvolgersi attivamente, le prossime riunioni saranno:

14-16 febbraio Amburgo
20-22 marzo: Kassel
17-19 aprile: area di Cologne / Bonn
15-17 maggio: luogo ancora da decidere

E’ possibile coinvolgersi per i più diversi compiti. Per esempio c’è bisogno di contatti di persone con esperienza nel montare impianti luci e suoni o con una patente da camion; di supporto per la preparazione del programma del campeggio; di organizzare il supporto legale per gli/le attivistx durante il campeggio; e c’è bisogno di iniziative di solidarietà per raccogliere fondi.

Per contatti: mail@gemeinsam-gegen-die-tierindustrie.de

Informazioni sul sito: https://gemeinsam-gegen-die-tierindustrie.org


 

CHIAMATA INTERNAZIONALE!
UNISCITI A NOI PER UNA NUOVA SETTIMANA ANTISPECISTA, WORKSHOPS E SKILL SHARING!
20-25 Maggio, Foresta di Hambach.

 

 

La terza edizione di Liberate Or Die: From Cage to Freedom mirerà ad uno spazio aperto nel quale passare del tempo insieme, condividere abilità e attaccare lo specismo. Come in passato, l’evento avrà luogo nell’occupazione della foresta di Hambach, un punto di riferimento dell’anticapitalismo e della resistenza per la giustizia climatica in Europa.

L’EVENTO È ACTION-FOCUSED!

Oltre al condividere le proprie abilità, ogni giorno dell’incontro sarà un giorno d’azione in cui mettere in pratica le nuove conoscenze.Vogliamo motivare le persone ad iniziare azioni autonomamente, senza cercare il permesso dalle organizzazioni mainstream e riformiste. Ci sarà una serie di possibili azioni, in base al vostro particolare interesse e livello di rischio. Alcune azioni possono essere proposte, ma ogni persona è invitata a escogitare piani autonomamente e ad agire spontaneamente.

QUESTO EVENTO È INTERSEZIONALE!

Vogliamo insistere sulle interconnessioni tra antispecismo e tutte le altre battaglie contro l’oppressione. Questo significa tenere presente i vari privilegi che abbiamo e mantenere uno spazio che miri ad opporsi a tutte le gerarchie e a combattere per la liberazione totale – argomento di cui si parlerà nei workshops. Questo non è uno spazio per persone con visioni sessiste, razziste, omofobe etc., che hanno infiltrato diversi movimenti per la liberazione animale nel corso degli ultimi anni.

L’EVENTO È GRATIS!

Non devi pagare per partecipare! Anche se le donazioni sono gradite, crediamo che le persone non dovrebbero pagare per niente. Questo evento può tenersi gratuitamente perché ci auto- organizziamo – ogni persona partecipa alla sua parte nel gruppo, ed è incoraggiata a prendere parte nell’organizzazione dell’incontro. Se vedi un compito, è tuo!

L’EVENTO È IN UN’OCCUPAZIONE!

L’evento avrà luogo in una zona occupata autonoma. Questo significa fare attenzione all’ecosistema della foresta e a prendersene cura – seguire i sentieri, raccogliere i rifiuti, rispettare la natura.

Significa anche tenere un occhio aperto per una possibile intrusione da parte dello Stato. Ogni partecipante dovrebbe essere consapevole del possibile rischio d’arrivo della polizia, sia sottocopertuta che in uniforme. Informazioni sui rischi legali e su come affrontare gli sbirri saranno condivise all’inizio.

Facci sapere se hai idee per i workshops o domande!

Più informazioni e lista dei workshops a seguire.

Spargi la voce e stay wild!!!

Informazioni sul sito: https://www.unoffensiveanimal.com/lod/

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Comunicato in solidarietà con le/i detenutx antispecistx in Francia

Nella notte tra il 27 e il 28 settembre 2018 un gruppo di persone ha attaccato il mattatoio di Hotonnes (Ain) in Francia con diversi incendi sia agli autoveicoli che all’edificio, provocandone la distruzione, oltre all’interruzione di ogni attività lavorativa per gli 80 addetti. In seguito alle indagini, nel novembre 2019 sono state arrestate 6 persone, 2 sono state poi rilasciate, le altre 4 rimangono sottoposte a misure detentive e restrittive.Secondo quanto riportato dai giornali, le persone arrestate sono attive in lotte ecologiste e di liberazione animale. Negano il loro coinvolgimento nell’azione di cui sono accusate.

Non ci interessa sapere se sono statx loro a compiere l’azione: nei confronti delle persone arrestate esprimiamo la nostra piena solidarietà, sia perché si tratta di attivistx per la liberazione animale e della terra, sia in quanto sottopostx alla repressione dello Stato, che si avvale delle svariate istituzioni di reclusione a sua disposizione per cercare di soggiogare gli esseri umani e gli animali che si ribellano alle violenti leggi del sistema economico e sociale.

La nostra solidarietà è rivolta anche alle autrici del gesto, chiunque esse siano, e a tuttx gli/le attivistx che nel mondo mettono a rischio la loro libertà per colpire con ogni mezzo i luoghi di tortura e di massacro degli animali come macelli, allevamenti, centri di ricerca e negozi.

Chiunque scelga l’azione diretta come metodo di lotta per la liberazione totale non può che incontrare il nostro favore, perché essa implica l’agire in prima persona senza delegare alla politica il cambiamento sociale desiderato, e perché oltre ad ottenere un effetto concreto e immediato, è qualcosa che può scuotere potentemente l’apparente tranquillità e abitudinarietà dell’orrore quotidiano.

Collettivo Quaglia!
Febbraio 2020

Poiché riteniamo significativa la rivendicazione di questa azione la pubblichiamo insieme a questo comunicato:

Questo è il testo che accompagna l’attacco incendiario del mattatoio di Hotonnes (Ain) nella notte dal 27 al 28 settembre 2018. Quella notte, la luna è calante, nel suo terzo quarto. Un gruppo d’individui attacca un mattatoio e vi appicca otto incendi, sia sotto alcuni veicoli che all’interno dell’edificio stesso, dopo averne forzato gli accessi e averlo devastato. I sistemi elettrici sono stati attaccati con il fuoco, permettendo forse di mettere fuori servizio il sistema frigorifero e quello di videosorveglianza. Un fumo nero e acre invade il cielo stellato e si abbatte sul villaggio di Hotonnes e sui suoi dintorni.

L’agire antispecista si vive anche nel quotidiano, nel nostro rapporto con gli esseri viventi che ci circondano. Non ci interessa quindi criticare l’uccisione come un valore intrinsecamente cattivo, perché la condanna morale ci pare distaccata da ogni realtà veramente vissuta. Ci interesserebbe di più estendere l’antispecismo a tutte le specie viventi e rifiutare le false distinzioni fra gli esseri cosiddetti “sensibili” e gli altri. La piantagione intensiva di pini per farne delle assi e l’allevamento intensivo di galline per produrre uova ci fanno un effetto simile. Un terreno disboscato può facilmente evocare una fossa comune. Non vogliamo un capitalismo vegan o rispettoso degli animali che allo stesso tempo continua a sfruttare altre specie.

Diciamolo chiaramente, non appoggiamo alcun tipo di allevamento, per quanto gentile possa essere. Ci ricorda sempre l’addomesticamento e il fatto di vedere la natura attorno a noi come una risorsa da sfruttare, mentre noi ne facciamo parte ed essa fa parte di noi. Accettare di farne parte vuol dire accettare la molteplicità dei suoi rapporti, che si tratti di incrociare lo sguardo di una volpe, del rumore di un’ascia che si pianta nel legno, della raccolta di frutti selvatici al levare del giorno, della scalata di un albero, della caccia agli insetti che si attaccano al nostro cibo o che invadono i nostri luoghi di vita, del conflitto verbale o fisico con altri esseri umani.

Mattatoi, allevamenti, prigioni sono altrettante maniere di rinchiudere, di sottomettere. Realizzando questa azione, siamo state accompagnate dalle nostre complici umane e non-umane che non erano presenti perché rinchiuse o minacciate di esserlo. Esprimendo la nostra rabbia vi portiamo nei nostri cuori.

E odiamo questo mondo che ci obbliga a scegliere fra uccidere delle mucche con la nostra passività o rischiare di ucciderle con i nostri atti di sabotaggio. In effetti, durante l’attacco di questo mattatoio sapevamo che delle mucche vi erano rinchiuse, e anche se abbiamo cercato di limitare i rischi per loro, i nostri atti hanno potuto stressarle o farle soffrire. Ma non vogliamo dimenticare che se i nostri atti possono fare del male, la nostra indifferenza, invece, uccide di sicuro.

Questa azione si iscrive nella scia di attacchi “stop spécisme”, ma ci sembra importante precisare che il nostro scopo qui è quello di riportare l’antispecismo in un’ottica di conflittualità permanente con tutte le autorità.

Questo mondo uccide le mucche sbagliate(1).

Per la diffusione di un caos che rifiuta di scegliere fra l’amore e la violenza.

Luna Bianca,
Branco Nero.

Nota: (1) Il riferimento qui è allo slogan francese “Mort aux vaches”, in cui si intende “Morte agli sbirri” – tipico esempio di linguaggio specista… Ndt.

Fonte: Fenrir # 10

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Azione contro la caccia

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di rivendicazione di un’azione contro la caccia.

Ottobre 2019
Toscana, IT.

In una notte di luna piena, abbiamo fatto una passeggiata nei boschi; abbiamo distrutto un appostamento di cacciatori. Avremmo voluto continuare ma ormai albeggiava. Tornando non ci è sfuggita una Jeep con grande adesivo che diceva: “Caccia al cinghiale”: siamo riusciti a spaccargli un vetro. Per finire abbiamo lasciato una scritta “ASSASSINI” sulla sede locale dei cacciatori.
Per la libertà degli animali che vivono nei boschi, per la libertà di tutti gli animali”
Questa notte la dedichiamo a Matthias, che il 6/11 avrà un processo in Svizzera per aver attaccato chi uccide gli animali.
Forza Matthias! Forza a tuttx i/le prigionierx antispecisti e anarchici! Cacciatori siete nel mirino!

 

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E’ uscito il 5° numero di Quaglia!

Indice:

-Telethon, la filantropia che uccide
-Vivisezione e cosmesi
-Contro la caccia: confronto diretto, sabotaggio e liberazione
-Come distruggiamo l’industria della caccia, una volta per tutte
-La caccia nella civiltà bellica
-Prigionierx e repressione
-Azioni dirette
-Report dall’Incontro Internazionale di Liberazione Animale

Scarica la versione per il web: QUAGLIA # 5_web
Versione per la stampa: QUAGLIA # 5

 

 

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Matthias fuori dal carcere!

Il 24 ottobre 2019, Matthias* è finalmente uscito dal carcere di Champ Dollon.

Dopo numerose richieste e ricorsi, il Tribunale federale ha infine ordinato al TMC (Tribunal des mesures de contrainte) di tener conto delle misure alternative proposte da quest’ultimo.

Matthias è tenuto ad indossare un braccialetto elettronico e gli è vietato lasciare l’appartamento in cui soggiorna. Gli è inoltre vietato contattare in qualsiasi modo 11 dei suoi amici più cari, nonostante sia stato loro permesso di fargli visita a Champ Dollon.

Venite a sostenere Matthias*, Mirabelle* e Raoul durante il processo pubblico che si svolgerà presso il tribunale di Ginevra, Place du bourg de four 1, mercoledì 6 novembre 2019 alle 8:30 del mattino.

Di seguito è riportata la lettera che ha scritto quando è stato rilasciato dal carcere.

“Prima di tutto vorrei scusarmi per aver risposto solo ora ai vostri messaggi di sostegno quando ho già lasciato il carcere giovedì 24 ottobre, ma questo è il tempo necessario per ricollegarmi alla realtà al di fuori delle mura carcerarie.

Ci sono stati 328 giorni di detenzione nella prigione di Champ-Dollon, sottoposti a molteplici umiliazioni da parte delle guardie, scherno, sadismo, commenti sessisti o addirittura razzisti, la loro necessità di essere autoritari e il loro desiderio di farci pagare per i crimini che avremmo commesso, ma sono stati anche 328 giorni per evolvere e crescere, 328 giorni del vostro grande e immancabile sostegno, 328 giorni in cui mi avete fatto sentire importante nella nostra lotta e 328 giorni in cui attraverso le vostre parole, le vostre lettere e tante altre cose mi hanno permesso di non dimenticare la luce che esiste dietro le pareti.

E’ impossibile per me esprimere la mia gratitudine a coloro che in un modo o nell’altro mi hanno aiutato in questi 328 giorni di difficoltà, ma volevo solo farvi sapere che grazie a voi non mi sono sentito dimenticato, non mi sono sentito solo e non mi sono mai sentito perso.

Tutto questo non è ancora finito e il 6 novembre la Giustizia deciderà i passi successivi.

Penso anche ai miei amici che attualmente non posso contattare. Aspetto con la massima impazienza il giorno in cui potrò finalmente trascorrere liberamente del tempo con loro.

E un altro milione di grazie a coloro che mi hanno sostenuto in questi 11 mesi”.

Un rapido promemoria dei fatti: Tra gennaio e novembre 2018, insieme ad altri cinque attivisti, Matthias avrebbe distrutto le vetrine di 9 macellerie ginevrine, imbrattato diversi altri edifici specisti, saccheggiato un macello persiano e imbrattato edifici legati alla vivisezione di Friburgo. Il 6 e 7 novembre, tre di questi attivisti saranno processati: Matthias*, Mirabelle*, che è stata rinchiusa per un mese a Champ Dollon e Raoul.

Non dimentichiamo le vittime dello specismo (ideologia che consiste nel trattare gli individui senzienti in modo diverso secondo criteri arbitrari legati alla loro specie).

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