Il 24 ottobre 2019, Matthias* è finalmente uscito dal carcere di Champ Dollon.
Dopo numerose richieste e ricorsi, il Tribunale federale ha infine ordinato al TMC (Tribunal des mesures de contrainte) di tener conto delle misure alternative proposte da quest’ultimo.
Matthias è tenuto ad indossare un braccialetto elettronico e gli è vietato lasciare l’appartamento in cui soggiorna. Gli è inoltre vietato contattare in qualsiasi modo 11 dei suoi amici più cari, nonostante sia stato loro permesso di fargli visita a Champ Dollon.
Venite a sostenere Matthias*, Mirabelle* e Raoul durante il processo pubblico che si svolgerà presso il tribunale di Ginevra, Place du bourg de four 1, mercoledì 6 novembre 2019 alle 8:30 del mattino.
Di seguito è riportata la lettera che ha scritto quando è stato rilasciato dal carcere.
“Prima di tutto vorrei scusarmi per aver risposto solo ora ai vostri messaggi di sostegno quando ho già lasciato il carcere giovedì 24 ottobre, ma questo è il tempo necessario per ricollegarmi alla realtà al di fuori delle mura carcerarie.
Ci sono stati 328 giorni di detenzione nella prigione di Champ-Dollon, sottoposti a molteplici umiliazioni da parte delle guardie, scherno, sadismo, commenti sessisti o addirittura razzisti, la loro necessità di essere autoritari e il loro desiderio di farci pagare per i crimini che avremmo commesso, ma sono stati anche 328 giorni per evolvere e crescere, 328 giorni del vostro grande e immancabile sostegno, 328 giorni in cui mi avete fatto sentire importante nella nostra lotta e 328 giorni in cui attraverso le vostre parole, le vostre lettere e tante altre cose mi hanno permesso di non dimenticare la luce che esiste dietro le pareti.
E’ impossibile per me esprimere la mia gratitudine a coloro che in un modo o nell’altro mi hanno aiutato in questi 328 giorni di difficoltà, ma volevo solo farvi sapere che grazie a voi non mi sono sentito dimenticato, non mi sono sentito solo e non mi sono mai sentito perso.
Tutto questo non è ancora finito e il 6 novembre la Giustizia deciderà i passi successivi.
Penso anche ai miei amici che attualmente non posso contattare. Aspetto con la massima impazienza il giorno in cui potrò finalmente trascorrere liberamente del tempo con loro.
E un altro milione di grazie a coloro che mi hanno sostenuto in questi 11 mesi”.
Un rapido promemoria dei fatti: Tra gennaio e novembre 2018, insieme ad altri cinque attivisti, Matthias avrebbe distrutto le vetrine di 9 macellerie ginevrine, imbrattato diversi altri edifici specisti, saccheggiato un macello persiano e imbrattato edifici legati alla vivisezione di Friburgo. Il 6 e 7 novembre, tre di questi attivisti saranno processati: Matthias*, Mirabelle*, che è stata rinchiusa per un mese a Champ Dollon e Raoul.
Non dimentichiamo le vittime dello specismo (ideologia che consiste nel trattare gli individui senzienti in modo diverso secondo criteri arbitrari legati alla loro specie).